Valutazioni socio giuridiche sulla discriminazione di genere

L’incontro di studi intende offrire un momento di approfondimento a seguito dell’introduzione della nuova normativa agli operatori del settore, dagli avvocati, agli assistenti sociali e al personale della Polizia di Stato. Sul tema è necessario osservare che l’ordinamento sovranazionale e di riflesso nazionale, si è orientato nel senso di tutelare i diritti delle donne, interessandosi al progressivo contrasto del fenomeno della violenza di genere. Non è un caso si sia giunti alla creazione di un neologismo, femminicidio, per indicare il fenomeno di “uccisione o violenza compiuta nei confronti di una donna, specialmente quando il fatto di essere donna costituisca l'elemento scatenante dell'azione criminosa”: in questa linea di politica criminale, il legislatore ha più volte innovato l’ordinamento giuridico sino a giungere, in tempi più recenti, all’introduzione della legge del 19 luglio 2019, n. 69 (recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”) meglio nota come “Codice Rosso”, tesa all’introduzione di alcune incisive disposizioni di diritto penale sostanziale e di diritto penale processuale. Mediante l’incontro si vogliono, dunque, ripercorrere non solo gli aspetti essenziali del recente provvedimento legislativo - mediante il contributo di operatori giuridici esperti nel settore, ma anche analizzare il retroterra psico-sociale che agevola il verificarsi di siffatte discriminazioni. Ragione per cui si è reso altresì necessario, in una logica di concertazione a multilivello, la presenza di ulteriori professionisti delle scienze umane, quali gli esperti in ambito psicologico e socio-assistenziale. La violenza nei confronti delle donne, in effetti, ancora prima che giuridica è una questione sociale: assume forme e dimensioni mutevoli a seconda del contesto culturale e politico di riferimento e viene intesa come manifestazione di una costruzione sociale di forte disparità e disomogeneità nella distribuzione del potere tra i sessi. Da tale asimmetria, si è legittimato, storicamente e giuridicamente, un lungo periodo di dominio maschile sulle donne tanto nella famiglia, quanto nella società. E sebbene siano aumentate le garanzie di autonomia e di libertà femminili, nonché l’accoglimento di istanze di civiltà in ordine al riconoscimento anche sovranazionale dei diritti di genere restano ancora oggi nel mondo moderno, consuetudini, assetti di potere e immagini di sottomissione (ad esempio la volgarità del linguaggio androcentrico) che rievocano la fragilità delle donne nonché il diffondersi di pericolosi fondamentalismi di culture maschiliste. Da qui il necessario ampliarsi dell’intervento penale. L’evento si aprirà con i saluti istituzionali di Giovanni Stefanì, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari, Angelo Annese, sindaco di Monopoli, Ilaria Morga, assessore ai Servizi sociali del Comune di Monopoli, Lorenzo Calabrese, dirigente dell’Area V del Comune di Monopoli – Pubblica Istruzione, Sport e Servizi Sociali, e Antonio Bucci, presidente dell’ANPS – Sezione di Monopoli. Ricco il tavolo dei relatori. Lorita Tinelli (psicologa clinico-forense, fondatrice del Centro Studi di abusi psicologici) relazionerà su “L’identificazione della donna per epiteti corporei: la volgarità del linguaggio androcentrico”, Angelo Salerno (magistrato presso il Tribunale di Bari) su “L’illecita diffusione di foto o video sessualmente espliciti: il reato di revenge porn”, Mara Scatigno (penalista del foro di Bari) su “La più crudele declinazione di violenza psicologica: la tecnica del gaslighting. La sussunzione nel delitto di maltrattamenti”. E ancora, Michele Massaro (comandante Compagnia Carabinieri presso Stato Maggiore Aereonautica, Roma) su “Identità cancellate: il Codice Rosso sullo sfregio del volto, art. 583 quinquies c.p.”, Marco Magliozzi (psicologo, psicoterapeuta, esperto in criminologia clinica) su “Lo scandalo Weinstein: psicopatologia dell’abuso sessuale”, Walter Lomagno, dirigente del Commissariato P.S. di Monopoli su “Profili di approfondimento sul delitto di atti persecutori: art. 612 bis c.p.” e Aurelia Longo (coordinatrice assistenti sociali del Comune di Monopoli) su “Il timore della stigmatizzazione sociale nella vittima di abusi: la complicità del pregiudizio e del silenzio”. Modera il giornalista Eustachio Cazzorla.

DATA E ORA INIZIO: 05/12/2019 16:30

CITTÀ: Monopoli (Ba)

LUOGO: Biblioteca Rendella

INDIRIZZO: piazza Giuseppe Garibalidi, 24

ORGANIZZATORE: ANPS e Comune di Monopoli

DURATA: 4 ore

CREDITI: 4 (assistenti sociali)

INFO: Sito web

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